Attention: it is forbidden to embark non-resident vehicles to the island of Procida from April 6th to October 31st
Le note di Piano Sky hanno accompagnato l'ingresso degli ospiti sul traghetto da Napoli all'isola di Procida.
Come una metafora di musica in volo, un pianoforte e una pianista che suonavano dal vivo sollevati da palloncini colorati e portati a 3 metri d'altezza. Sospesa sul ponte inferiore dell'imbarcazione, Renata Benvegnù, giovane talentuosa pianista italiana ha eseguito vari generi musicali: dalla musica leggera al jazz, dalle colonne sonore alla musica contemporanea, fino al rock e alla disco.
photocredits © repubblica.it
Alle 16.30 a Procida, in piazza Marina Grande, è andata in scena la grande rappresentazione teatrale open air “Moby Dick” - la regia di Stefano Tè - opera già vincitrice del Premio Ubu per il miglior allestimento scenico. Al nucleo di 20 artisti (attori, danzatori, musicisti e tecnici) si sono uniti i cittadini procidani, concretamente inclusi in alcune scene dello spettacolo a conclusione di percorsi laboratoriali di tre settimane con i bambini dell’Istituto comprensivo Capraro di Procida e con il Coro Polifonico San Leonardo. Gli spettatori hanno assistito sbalorditi alla trasformazione di un carro-nave nella leggendaria balena bianca, grazie al febbrile lavoro degli attori-marinai, fino al faccia a faccia tra Achab e Moby Dick, metafora della sfida dell’uomo contro la natura, il prodigio, l’ignoto, il dio perduto, la paura che urla dall’abisso.
All’interno dell’ex convento di Santa Margherita Nuova riallestito per l’occasione, Il presidente Sergio Mattarella ha inaugurato il programma culturale di 44 progetti (di cui 34 originali) e 150 eventi distribuiti in un cartellone di quasi 300 giorni di programmazione, con 350 artisti provenienti da 45 Paesi differenti del mondo.
A seguire Mody Dick, l’isola ha ospitato le suggestioni e degli echi dello spettacolo itienerante “Les Tambours et Poupées auteurs dans un univers aquatique”. Da Piazza della Repubblica, cuore geografico dell’isola, la performance della compagnia, con il supporto della Fondazione Campania dei Festival, si è snodata lungo via Libertà e arriva al porto di Marina Grande. Bambole giganti hanno sfilato tra la folla incantando il pubblico con un repertorio che combina composizioni originali, canzoni popolari e grandi arie liriche, accompagnate da una banda di tamburi fiammanti. In contemporanea rappresentazioni luminose di pesci, meduse e serpenti d’acqua si elevano e galleggiano tra il pubblico.
A chiusra, Il borgo di Marina Corricella cartolina identitaria dell’isola e dell’intero Mediterraneo, ha ospitato uno straordinario intervento di visual show architetturale a cura di Gio Pistone e Alessandra Carloni: sulle tipiche architetture mediterranee hanno preso forma i miti misteriosi del mare.
Il programma, suddiviso in 5 sezioni declinate con cinque verbi – Procida inventa, Procida ispira, Procida include, Procida impara, Procida innova – sotto un unico tema, La cultura non isola, ideato prima della pandemia e oggi più che mai attuale, che pone l’isola come luogo di esplorazione, sperimentazione e conoscenza, modello delle culture e metafora dell’uomo contemporaneo.